Psicologo Psicoterapeuta Rimini e Riccione Dott.ssa Armatura Cecilia - Via Francesco Rosaspina 2 - 47920 Rimini (RN) - Tel. +393280160223  

All'inizio...

 Gianluca è una persona...

...che ho scoperto essere molto fragile. Sì, fragile caratterialmente, non riesce più a sopportare lo stress e le difficoltà 

della vita…o forse non lo è mai stato, sicuramente nell’ultimo periodo non lo è! 

Da quando si è sposato l’anno scorso ha avuto un declino costante. La dieta, cominciata un po’ per gioco, protrattasi per tutta  l’estate 2010, lo ha consumato molto. Sicuramente il risultato è stato raggiunto ma qualche meccanismo dentro di lui si è  guastato. Innanzi tutto la sua visione dei pasti regolari si è distorta, ma quel che è peggio è che la sua visione della sessualità è  praticamente scomparsa!! Beh non è semplice da spiegare…io riporto un po’ le sue parole, ma da quel che ho capito lui sostiene  di non provare più attrazione sessuale nell’altro sesso, non riesce più a desiderare un rapporto sessuale, nemmeno se stimolato  dalla moglie. Il pensiero della penetrazione come atto sessuale in sé lo mette a disagio. Posso affermare con certezza che non è  nemmeno attratto dagli uomini, questo è certo, che sia ben chiaro eh!!!..però le donne non lo attirano più.  C’è ben altro che cattura la sua attenzione ed immaginazione: “IL CIBO”.  Nulla fa lavorare il suo cervello e la sua immaginazione come il cibo. Credo che ormai conosca a memoria le calorie e la  composizione di quasi tutti gli alimenti; sa perfettamente cosa mangiare e da cosa stare alla larga, ma nello stesso tempo  desidererebbe proprio quei cibi che tanto teme! Non ne sono ancora sicuro ma credo che abbia escogitato un modo per mangiarli  lo stesso, secondo me è bulimico!..anzi ne ho la certezza! Lo dico perché lo vedo sempre mangiare…ma non ingrassa!! Sì è vero  che corre sempre e fa tanta attività ma mangia troppo rispetto a quello che può consumare, quindi deduco che sia in grado di  espellere il cibo forzando il vomito. Mi accorgo che ci sono dei segnali che precedono le sue abbuffate. Poco prima ti rendi conto  che diventa serio, abbassa la testa, serra le mandibole, si muove molto velocemente; non risponde, evita gli sguardi…è solo.  Oppure situazioni in cui comincia a guardare l’orologio, si muove sempre molto nevriticamente, ma questa volta si capisce  chiaramente che ha paura di qualcosa, è ansioso. Se osservi il suo sguardo capisci subito che con gli occhi cerca il cibo in giro  per il forno e dopo lo vedi mangiare, ma solo per un attimo, poi si sposta e va a mangiare altrove, ma poi prepara un sacchetto di  cibo e parte sul suo mezzo con le consegne. Eh..un tempo Gianluca non era così!  Era un ragazzo tranquillo, divertente, rideva spesso e amava tanto le feste e la compagnia. Ora esce di rado, solo se obbligato.  Se lo invito a fare un giro rifiuta; evita le feste e le ricorrenze di qualunque tipo perché non è più in grado di sedersi a tavola e fare  un pasto normale. Inoltre anche ammesso che riuscisse a non abbuffarsi di cibo lui mangerebbe solo le sue proteine in polvere,  che sono diventate i suoi unici veri pasti. Tutto il resto non deve essere mangiato, o mangiato e vomitato.  Gianluca ha una moglie bellissima che ama moltissimo ma che non riesce a soddisfare. E’ cosciente del fatto che le sta  rovinando la vita, ma purtroppo non riesce a smettere. Sì perché il problema che ha compromette la sua vita personale ma anche  interpersonale. Da quel che ho capito non vomita solo al lavoro ma bensì anche a casa sottraendosi tempo per vivere. Non riesce  più a dedicarsi a sua moglie, il suo hobby, i suoi parenti..tutto…perché?  Perché lui deve fare ciò che il suo cervello gli impone, cioè mangiare!! Quindi lui si piazza là nel suo ufficio, come lo chiama lui,  cioè la cucina e comincia a divorare tutto quello che non potrebbe mangiare e che ha preventivamente acquistato al  supermercato. Quando comincia guarda l’ora, dandosi un tempo massimo di 30-40 minuti perfettamente cosciente del fatto che al  termine lo stomaco comincerà a rilasciare il cibo digerito verso l’intestino, cosa che lui vuole assolutamente evitare.  Gianluca è come un fumatore, ogni volta che lo stress o l’ansia lo attanagliano, lui si fuma la sua sigaretta, ovvero fa la sua  vomitata che gli permette di calmarsi e di rilassarsi. La differenza tra una sigaretta e il vomito è che la prima richiede 10 minuti  per essere fumata, mentre la seconda 45 minuti, un tempo enorme considerando che arriva anche a 6 – 8 vomitate al giorno.  Vorrebbe smettere ma ormai il vomito è diventato il suo demone, un demone molto forte.     A metà del nostro cammino...

Possiamo dire che Gianluca è cambiato. 

Non è perfetto, ma chi può dire di essere perfetto?  Sicuramente Gianluca ora è una persona migliore, una persona a sè stante, un essere vivente in grando di pensare, decidere e  interagire con gli altri.  Non si chiude più dentro al suo guscio fatto di pregiudizi e considerazioni affrettate, ma apprezza anche il confronto e il contatto  con altre persone. Gianluca ora ha alllargato le sue relazioni riscontrando che sono molto importanti al fine di una vita  interessante. Gianluca affronta i problemi in modo differente: non agisce solo più per istinto, non spegne più le proprie ansie con  comportamenti meccanici e impulsivi...oddio!! talvolta ancora sì ... però situazioni che in passato lo avrebbero portato a  comportamenti autolesionistici, ora non gli creano alcun problema. Un esempio era un semplice viaggio in auto fino a S.  Giovanni: era corredato di tappe fatte da abbuffate. Ora si va e si torna in tutta tranquillità. Anche il comportamento alla guida è  cambiato molto, più calmo e pacato e pure l'approccio ai lavori: vengono svolti con calma e lasciati in sospeso se necessario.  L'ansia di terminarli il prima possibile è sempre presente e quando raggiunge il picco ci si ferma, si riposa, si ragiona il problema  e si riparte. Proprio sul ragiona spenderei due parole. Gianluca ha capito che i problemi esistono, al contrario di prima che si faceva  trascinare a fondo dal problema stesso. Ora Gianluca è in grado di fermarsi e dirsi: " Aspetta un attimo! Vediamolo da  un'altra angolazione...".  In questo modo si distacca dal problema, invece di trovarsi dentro alla palla (...e in palla!!). La palla la tiene tra le sue  mani...e in questo modo trovare una soluzione è molto più semplice.  Inoltre l'uso dei pensieri alternativi si è rivelato fondamentale in tutti gli ambiti, consentendogli di accettare il problema! 
Psicologo Rimini Disturbi psicologici nell'adulto, nella coppia, nella famiglia, nell'infanzia e nell'adolescenza Durata, prezzo e costi terapia e trattamento psicologo Rimini Storie Contatti
© 2014 - Terapeuta Cognitivo Comportamentale PIVA 04122590401
Tags: Storie e racconti di persone che soffrono (bulimia)
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Psicologa Rimini DOTT.SSA ARMATURA CECILIA
PSICOLOGA RIMINI, PSICOTERAPEUTA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

All'inizio...

 Gianluca è una persona...

...che ho scoperto essere molto fragile. Sì, fragile caratterialmente, non riesce più a 

sopportare lo stress e le difficoltà della vita…o forse non lo è mai stato, sicuramente 

nell’ultimo periodo non lo è! 

Da quando si è sposato l’anno scorso ha avuto un declino costante. La dieta, cominciata  un po’ per gioco, protrattasi per tutta l’estate 2010, lo ha consumato molto. Sicuramente il  risultato è stato raggiunto ma qualche meccanismo dentro di lui si è guastato. Innanzi  tutto la sua visione dei pasti regolari si è distorta, ma quel che è peggio è che la sua  visione della sessualità è praticamente scomparsa!! Beh non è semplice da spiegare…io  riporto un po’ le sue parole, ma da quel che ho capito lui sostiene di non provare più  attrazione sessuale nell’altro sesso, non riesce più a desiderare un rapporto sessuale,  nemmeno se stimolato dalla moglie. Il pensiero della penetrazione come atto sessuale in  sé lo mette a disagio. Posso affermare con certezza che non è nemmeno attratto dagli  uomini, questo è certo, che sia ben chiaro eh!!!..però le donne non lo attirano più. C’è ben altro che cattura la sua attenzione ed immaginazione: “IL CIBO”. Nulla fa lavorare il suo cervello e la sua immaginazione come il cibo. Credo che ormai  conosca a memoria le calorie e la composizione di quasi tutti gli alimenti; sa  perfettamente cosa mangiare e da cosa stare alla larga, ma nello stesso tempo  desidererebbe proprio quei cibi che tanto teme! Non ne sono ancora sicuro ma credo che  abbia escogitato un modo per mangiarli lo stesso, secondo me è bulimico!..anzi ne ho la  certezza! Lo dico perché lo vedo sempre mangiare…ma non ingrassa!! Sì è vero che  corre sempre e fa tanta attività ma mangia troppo rispetto a quello che può consumare,  quindi deduco che sia in grado di espellere il cibo forzando il vomito. Mi accorgo che ci  sono dei segnali che precedono le sue abbuffate. Poco prima ti rendi conto che diventa  serio, abbassa la testa, serra le mandibole, si muove molto velocemente; non risponde,  evita gli sguardi…è solo. Oppure situazioni in cui comincia a guardare l’orologio, si muove sempre molto nevriticamente, ma questa volta si capisce chiaramente che ha paura di  qualcosa, è ansioso. Se osservi il suo sguardo capisci subito che con gli occhi cerca il  cibo in giro per il forno e dopo lo vedi mangiare, ma solo per un attimo, poi si sposta e va  a mangiare altrove, ma poi prepara un sacchetto di cibo e parte sul suo mezzo con le  consegne. Eh..un tempo Gianluca non era così! Era un ragazzo tranquillo, divertente, rideva spesso e amava tanto le feste e la  compagnia. Ora esce di rado, solo se obbligato. Se lo invito a fare un giro rifiuta; evita le  feste e le ricorrenze di qualunque tipo perché non è più in grado di sedersi a tavola e fare  un pasto normale. Inoltre anche ammesso che riuscisse a non abbuffarsi di cibo lui  mangerebbe solo le sue proteine in polvere, che sono diventate i suoi unici veri pasti.  Tutto il resto non deve essere mangiato, o mangiato e vomitato. Gianluca ha una moglie bellissima che ama moltissimo ma che non riesce a soddisfare. E’ cosciente del fatto che le sta rovinando la vita, ma purtroppo non riesce a smettere. Sì  perché il problema che ha compromette la sua vita personale ma anche interpersonale.  Da quel che ho capito non vomita solo al lavoro ma bensì anche a casa sottraendosi  tempo per vivere. Non riesce più a dedicarsi a sua moglie, il suo hobby, i suoi  parenti..tutto…perché? Perché lui deve fare ciò che il suo cervello gli impone, cioè mangiare!! Quindi lui si piazza là nel suo ufficio, come lo chiama lui, cioè la cucina e comincia a divorare tutto quello che non potrebbe mangiare e che ha preventivamente acquistato al supermercato. Quando  comincia guarda l’ora, dandosi un tempo massimo di 30-40 minuti perfettamente cosciente del fatto che al termine lo stomaco comincerà a rilasciare il cibo digerito verso l’intestino,  cosa che lui vuole assolutamente evitare. Gianluca è come un fumatore, ogni volta che lo stress o l’ansia lo attanagliano, lui si fuma la sua sigaretta, ovvero fa la sua vomitata che gli permette di calmarsi e di rilassarsi. La  differenza tra una sigaretta e il vomito è che la prima richiede 10 minuti per essere  fumata, mentre la seconda 45 minuti, un tempo enorme considerando che arriva anche a  6 – 8 vomitate al giorno. Vorrebbe smettere ma ormai il vomito è diventato il suo demone, un demone molto forte.   A metà del nostro cammino... 

Possiamo dire che Gianluca è cambiato. 

Non è perfetto, ma chi può dire di essere perfetto?  Sicuramente Gianluca ora è una persona migliore, una persona a sè stante, un essere  vivente in grando di pensare, decidere e interagire con gli altri. Non si chiude più dentro al suo guscio fatto di pregiudizi e considerazioni affrettate, ma  apprezza anche il confronto e il contatto con altre persone. Gianluca ora ha alllargato le  sue relazioni riscontrando che sono molto importanti al fine di una vita interessante. Gianluca affronta i problemi in modo differente: non agisce solo più per istinto, non  spegne più le proprie ansie con comportamenti meccanici e impulsivi...oddio!! talvolta  ancora sì ... però situazioni che in passato lo avrebbero portato a comportamenti  autolesionistici, ora non gli creano alcun problema. Un esempio era un semplice viaggio in auto fino a S. Giovanni: era corredato di tappe fatte da abbuffate. Ora si va e si torna in  tutta tranquillità. Anche il comportamento alla guida è cambiato molto, più calmo e pacato e pure l'approccio ai lavori: vengono svolti con calma e lasciati in sospeso se necessario.  L'ansia di terminarli il prima possibile è sempre presente e quando raggiunge il picco ci si  ferma, si riposa, si ragiona il problema e si riparte.   Proprio sul ragiona spenderei due parole. Gianluca ha capito che i problemi esistono, al  contrario di prima che si faceva trascinare a fondo dal problema stesso. Ora Gianluca è in  grado di fermarsi e dirsi: " Aspetta un attimo! Vediamolo da un'altra angolazione...". In questo modo si distacca dal problema, invece di trovarsi dentro alla palla (...e   in  palla!!). La palla la tiene tra le sue mani...e in questo modo trovare una  soluzione è molto più semplice. Inoltre l'uso dei pensieri alternativi si è rivelato fondamentale in tutti gli ambiti,  consentendogli di accettare il problema!
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