All'inizio...
Gianluca è una persona...
...che ho scoperto essere molto fragile. Sì, fragile caratterialmente, non riesce più a
sopportare lo stress e le difficoltà della vita…o forse non lo è mai stato, sicuramente
nell’ultimo periodo non lo è!
Da quando si è sposato l’anno scorso ha avuto un declino costante. La dieta, cominciata
un po’ per gioco, protrattasi per tutta l’estate 2010, lo ha consumato molto. Sicuramente il
risultato è stato raggiunto ma qualche meccanismo dentro di lui si è guastato. Innanzi
tutto la sua visione dei pasti regolari si è distorta, ma quel che è peggio è che la sua
visione della sessualità è praticamente scomparsa!! Beh non è semplice da spiegare…io
riporto un po’ le sue parole, ma da quel che ho capito lui sostiene di non provare più
attrazione sessuale nell’altro sesso, non riesce più a desiderare un rapporto sessuale,
nemmeno se stimolato dalla moglie. Il pensiero della penetrazione come atto sessuale in
sé lo mette a disagio. Posso affermare con certezza che non è nemmeno attratto dagli
uomini, questo è certo, che sia ben chiaro eh!!!..però le donne non lo attirano più.
C’è ben altro che cattura la sua attenzione ed immaginazione: “IL CIBO”.
Nulla fa lavorare il suo cervello e la sua immaginazione come il cibo. Credo che ormai
conosca a memoria le calorie e la composizione di quasi tutti gli alimenti; sa
perfettamente cosa mangiare e da cosa stare alla larga, ma nello stesso tempo
desidererebbe proprio quei cibi che tanto teme! Non ne sono ancora sicuro ma credo che
abbia escogitato un modo per mangiarli lo stesso, secondo me è bulimico!..anzi ne ho la
certezza! Lo dico perché lo vedo sempre mangiare…ma non ingrassa!! Sì è vero che
corre sempre e fa tanta attività ma mangia troppo rispetto a quello che può consumare,
quindi deduco che sia in grado di espellere il cibo forzando il vomito. Mi accorgo che ci
sono dei segnali che precedono le sue abbuffate. Poco prima ti rendi conto che diventa
serio, abbassa la testa, serra le mandibole, si muove molto velocemente; non risponde,
evita gli sguardi…è solo. Oppure situazioni in cui comincia a guardare l’orologio, si muove
sempre molto nevriticamente, ma questa volta si capisce chiaramente che ha paura di
qualcosa, è ansioso. Se osservi il suo sguardo capisci subito che con gli occhi cerca il
cibo in giro per il forno e dopo lo vedi mangiare, ma solo per un attimo, poi si sposta e va
a mangiare altrove, ma poi prepara un sacchetto di cibo e parte sul suo mezzo con le
consegne. Eh..un tempo Gianluca non era così!
Era un ragazzo tranquillo, divertente, rideva spesso e amava tanto le feste e la
compagnia. Ora esce di rado, solo se obbligato. Se lo invito a fare un giro rifiuta; evita le
feste e le ricorrenze di qualunque tipo perché non è più in grado di sedersi a tavola e fare
un pasto normale. Inoltre anche ammesso che riuscisse a non abbuffarsi di cibo lui
mangerebbe solo le sue proteine in polvere, che sono diventate i suoi unici veri pasti.
Tutto il resto non deve essere mangiato, o mangiato e vomitato.
Gianluca ha una moglie bellissima che ama moltissimo ma che non riesce a soddisfare. E’
cosciente del fatto che le sta rovinando la vita, ma purtroppo non riesce a smettere. Sì
perché il problema che ha compromette la sua vita personale ma anche interpersonale.
Da quel che ho capito non vomita solo al lavoro ma bensì anche a casa sottraendosi
tempo per vivere. Non riesce più a dedicarsi a sua moglie, il suo hobby, i suoi
parenti..tutto…perché?
Perché lui deve fare ciò che il suo cervello gli impone, cioè mangiare!! Quindi lui si piazza
là nel suo ufficio, come lo chiama lui, cioè la cucina e comincia a divorare tutto quello che
non potrebbe mangiare e che ha preventivamente acquistato al supermercato. Quando
comincia guarda l’ora, dandosi un tempo massimo di 30-40 minuti perfettamente cosciente
del fatto che al termine lo stomaco comincerà a rilasciare il cibo digerito verso l’intestino,
cosa che lui vuole assolutamente evitare.
Gianluca è come un fumatore, ogni volta che lo stress o l’ansia lo attanagliano, lui si fuma
la sua sigaretta, ovvero fa la sua vomitata che gli permette di calmarsi e di rilassarsi. La
differenza tra una sigaretta e il vomito è che la prima richiede 10 minuti per essere
fumata, mentre la seconda 45 minuti, un tempo enorme considerando che arriva anche a
6 – 8 vomitate al giorno.
Vorrebbe smettere ma ormai il vomito è diventato il suo demone, un demone molto forte.
A metà del nostro cammino...
Possiamo dire che Gianluca è cambiato.
Non è perfetto, ma chi può dire di essere perfetto?
Sicuramente Gianluca ora è una persona migliore, una persona a sè stante, un essere
vivente in grando di pensare, decidere e interagire con gli altri.
Non si chiude più dentro al suo guscio fatto di pregiudizi e considerazioni affrettate, ma
apprezza anche il confronto e il contatto con altre persone. Gianluca ora ha alllargato le
sue relazioni riscontrando che sono molto importanti al fine di una vita interessante.
Gianluca affronta i problemi in modo differente: non agisce solo più per istinto, non
spegne più le proprie ansie con comportamenti meccanici e impulsivi...oddio!! talvolta
ancora sì ... però situazioni che in passato lo avrebbero portato a comportamenti
autolesionistici, ora non gli creano alcun problema. Un esempio era un semplice viaggio in
auto fino a S. Giovanni: era corredato di tappe fatte da abbuffate. Ora si va e si torna in
tutta tranquillità. Anche il comportamento alla guida è cambiato molto, più calmo e pacato
e pure l'approccio ai lavori: vengono svolti con calma e lasciati in sospeso se necessario.
L'ansia di terminarli il prima possibile è sempre presente e quando raggiunge il picco ci si
ferma, si riposa, si ragiona il problema e si riparte.
Proprio sul ragiona spenderei due parole. Gianluca ha capito che i problemi esistono, al
contrario di prima che si faceva trascinare a fondo dal problema stesso. Ora Gianluca è in
grado di fermarsi e dirsi: " Aspetta un attimo! Vediamolo da un'altra angolazione...".
In questo modo si distacca dal problema, invece di trovarsi dentro alla palla (...e
in
palla!!). La palla la tiene tra le sue mani...e in questo modo trovare una
soluzione è molto più semplice.
Inoltre l'uso dei pensieri alternativi si è rivelato fondamentale in tutti gli ambiti,
consentendogli di accettare il problema!
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Tags: Storie e racconti di persone che soffrono (bulimia)
Psicologa Rimini
DOTT.SSA ARMATURA CECILIA
PSICOLOGA RIMINI, PSICOTERAPEUTA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
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